La superba e fastosa ottocentesca Villa Miani ha fatto da palcoscenico alla prima degustazione del Roero Days a Roma. Dalla splendida terrazza con vista sulla Capitale, i partecipanti hanno avuto modo di degustare notevoli vini in un ambiente ameno e gradevole, degno delle grandi occasioni.
L'evento è stato organizzato dal Consorzio Tutela del Roero per far conoscere il territorio ed i suoi vini al di fuori del Piemonte. Il Consorzio, riconosciuto dalla Gazzetta Ufficiale del 2014, ha come fine la tutela, la promozione e la valorizzazione del Roero Docg.
I calici per la degustazione |
La manifestazione, che si è svolta nella sola giornata di lunedì 22 maggio, ha visto la presenza di oltre mille persone tra: operatori del settore, Sommelier, Wine lovers e appassionati. Negli splendidi saloni affrescati hanno trovato posto i banchi d'assaggio delle aziende partecipanti.
Un programma ricco che ha visto la partecipazione di: 50 produttori, 300 vini in degustazione, due verticali dedicate al Roero Bianco e Rosso, una mostra fotografica sul territorio ed infine la presentazione del volume “Roero, la civiltà dell’Arneis e del Nebbiolo". L'evento è stato un importante occasione per conoscere da vicino, il Roero Docg rosso e bianco in tutti i suoi aspetti: Roero e Roero riserva per i rossi e Roero Arneis, Roero Arneis riserva, Roero Arneis spumante per bianchi.
Roero Arnais 2022 |
Il territorio del Roero
Dove è prodotto il Roero? Come è noto un legame indissolubile unisce la produzione vitivinicola alla morfologia del luogo dove la vite è piantata, si nutre e dona i suoi preziosi grappoli d'uva. Il territorio del Roero si estende su un'area di 375 km2 ed occupa la parte settentrionale della Provincia di Cuneo tra la riva sinistra del Tanaro, a nord di Alba, la pianura di Carmagnola e le colline della zona di Asti fino al confine meridionale con le Langhe. Il nome del territorio deriva dai conti Roero che nel corso del Medioevo amministravano la vita politica e militare di questi luoghi lasciando a memoria storica diciassette castelli e due torri.
Dal 2000 ad un asteroide è stato dato il nome Roero, mentre dal 2014 il territorio è entrato a far parte nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco.
Il Roero docg
Il Roero ha un denominazione DOCG pertanto si deve attenere ad un disciplinare e la produzione di vini bianchi e rossi deve provenire da uve del territorio piemontese. I vitigni, come già detto, sono essenzialmente due: Nebbiolo e Arneis. In entrambe le produzioni il disciplinare prevede che il 95% del vino debba provenire dai suddetti vitigni a cui si può aggiungere il restante 5% da vini piemontesi non aromatici. Tuttavia in molti casi il Roero Rosso Docg è un Nebbiolo in purezza, mentre il Bianco è, solitamente, un Arneis in purezza.
Le aziende presenti
Riporto di seguito le aziende partecipanti all'evento che ci hanno fornito preziose informazioni sulla produzione dei loro vini:
- Angelo Negro
- Antica Caina dei Conti di Roero
- Bajaj
- Barbero’s
- Benotti Rosavica
- Bordone
- Bric Castelvej
- Bruno Franco
- Careglio
- Carlo Casetta
- Cascina Ca’ Rossa
- Cascina Goregn
- Cascina Lanzarotti
- Cornarea
- Costa Catterina
- Dabbene Daniele
- Deltetto
- Demarie
- F.lli Rabino
- Fabrizio Battaglino
- Filippo Gallino
- Francesco Rosso
- Gabriele Cordero
- Generaj
- Giacomo Barbero
- Giovanni Almondo
- Isnardi Ernesto
- Maccagno Livio
- Malabaila
- Malvirà
- Marco Porello
- Mario Costa
- Matteo Correggia
- Michele Brezzo
- Monchiero Carbone
- Morra Stefanino
- Negro Lorenzo
- Nino Costa
- Nizza Silvano
- Pace
- Poderi Moretti
- Poderi Vaiot
- Ponchione
- Rabino Luigi
- Ridaroca
- Taliano Michele
- Tenuta Carretta
- Tenuta Laramè
- Tibaldi
- Valdinera
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