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Cibo e vino sono simbolo e identità di un popolo. Il Blog nasce dall'incontro con le realtà del food e del beverage di qualità del Made in Italy.

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Tartufini al caffè di Chef Amaury

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martedì 16 aprile 2024

Nasce a Trastevere la zona neutra del gelato



Si è svolta lo scorso 10 aprile, presso la gelateria Giuffre a Roma nel noto quartiere di Trastevere, la presentazione di un progetto innovativo: la nascita di una zona neutra del gelato. Ideato dai maestri gelatieri Alessandro Giuffrè, romano e proprietario di un brand tutto suo, e Francesco Dioletta abruzzese, ambasciatore del gusto 2024, proprietario delle tre gelaterie il Duomo di L’Aquila e premiato con i tre coni del Gambero Rosso, il progetto nasce all’insegna del rispetto, del dialogo e della collaborazione tra gelatieri.

Brioche alla crema

Focus dell’evento la divulgazione della cultura del gelato artigianale, la sua produzione, il ruolo della stampa come divulgatore del gelato ed il confronto tra i produttori del celebre alimento. I maestri gelatieri  hanno esposto ai giornalisti presenti l’ importanza della produzione del gelato artigianale che è, a tutti gli effetti, un’opera d’ arte che comporta sempre nuove ricerche e sperimentazione. La produzione del gelato artigianale, secondo Francesco Dioletta, è un processo complesso che coinvolge macchinari mezzi di produzione e persona specializzate affinché il prodotto finito riesca al meglio. Lavorare in gelateria comporta una continua ricerca scientifica per realizzare prodotti che siano sempre all’altezza di gusto e qualità.

In cosa consiste la zona neutra ce lo spiega Alessandro Giuffrè che sostiene sia l’importanza del ruolo della stampa, che deve essere incoraggiata nel parlare di gelato e dei diversi modi di produzione dei singoli maestri gelatieri, sia quello di confronto, collaborazione e rispetto tra chi il gelato lo produce. La zona neutra è quindi un luogo di confronto, collaborazione e rispetto reciproco e tra maestri gelatieri con le proprie differenze e peculiarità della propria produzione.

Fior di L'atte

L’atte 

L’evento è stato anche un’occasione per conoscere il latte utilizzato da Francesco Dioletta per realizzare il suo Fior di l’atte. Da sempre attento alla valorizzazione del territorio e dei prodotti locali, per il suo Fior di L’atte, Francesco Dioletta si avvale della collaborazione di un allevatore di Paganica, un paese in provincia di L’Aquila. L’atte è un prodotto di prima qualità, dal gusto corposo e delicato in cui si esalta la materia prima. Si tratta di un prodotto di ricavato dalla mungitura di mucche di pezzatura rossa che vivono in un allevamento controllato. 

Il bollino di L'atte

La produzione e l’alta qualità del latte permette anche un ottimo risultato nella realizzazione del gusto dei gelati. A conferma della qualità del prodotto, su l’etichetta di ogni bottiglia è posto un bollino che ne attesta la provenienza.


 


By Barbie blogger at aprile 16, 2024 Nessun commento:
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Labels: Enogastronomia, Gelaterie
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giovedì 28 marzo 2024

Raffinatezza, gusto e qualità al ristorante del Roma Grand Hotel Marriott Flora


Il ristorante del Roma Grand hotel Marriott Flora, ex casina di caccia della nobile famiglia Ludovisi su Via Veneto, cuore della dolce vita romana, si presenta al pubblico nella sua recente e rinnovata veste. Sotto la direzione di Simone d’Alessandro, la sapiente e creativa cucina dello chef Massimo Piccolo e della innovativa mixology del bartender Alessio Mercuri, il ristorante si conferma come punto di riferimento dell’enogastronomia romana. 

Mercuri, Piccolo e d’Alessandro


Lo stile sobrio e raffinato degli interni, le luci soffuse il colore verde delle pareti e le comode sedute in pelle, conferiscono al locale un aspetto quieto ed intimo all'insegna del gusto. Confort, accoglienza, riservatezza e ospitalità sono alla base della filosofia del Flora restaurant. L’affaccio sulla celebre Via Veneto dona agli ospiti un tocco di eleganza e ricercatezza durante i pasti. 

Interno del ristorante 


Il menù proposto, nato dall’esperienza dello chef napoletano Massimo Piccolo, classe 1972 e da dieci anni al Flora Marriott Hotel, propone piatti della tradizione all’insegna della genuinità, ricercatezza e sostenibilità con un’attenzione particolare alla regionalità. Al gusto estetico nella presentazione del piatto fa riscontro il gusto unico di accostamenti e sapori nelle pietanze proposte.
Tra gli antipasti spiccano: la parmigiana di melanzane con ragù napoletano e provola, i gamberi rossi di Porto Santo Spirito con salsa agli agrumi. Un mix di gusto e delicatezza. Un soffice e delicato disco rosa di gamberi battuti il cui sapore dolce ben si sposa con quello acre degli agrumi.

Gamberi rossi di Porto Santo Spirito


All'insegna della regionalità è la Campania, con le sue eccellenze, a fare da sfondo alle proposte dei cinque primi previsti dal menù che ben si sposano con piatti della tradizione romana e internazionale. Un mix di pasta e magia negli iconici Spaghettoni ai tre pomodori, esempio di tradizione e ricercatezza nell'utilizzo del Piennolo Dop, del Datterino Dop e del Pachino Dop, per la salsa. Gli spaghettoni, del pastificio Felicetti, sono serviti con una foglia di basilico avvolti in un velo d’olio.

Spaghettoni ai tre pomodori


Un omaggio alla cucina romana gli immancabili Tonnarelli cacio e pepe di Mauro Secondi o alla carbonara. Due i primi a base di pesce, dalla gustosa Fregola sarda ai crostacei e limone con stracciatella di bufala servita in pentolino, ai Paccheri allo scorfano con tarallo napoletano e pesto agli agrumi. Per i vegetariani il menù prevede Ravioli di parmigiana di melanzane con crema di bufala, ristretto di pomodoro e acqua di basilico sapori della terra natale dello chef.

Ravioli con parmigiana


Per i secondi? La proposta si alterna con menu a base di carne, pesce e vegetale. Si parte col celebre filetto di manzo alla griglia con cubo di patate al latte, al pesce  del giorno cotto in griglia o guazzetto e per i vegetariani il medaglione di sedano di rapa con caponata di verdure. 

Pesce in guazzetto di patate


Tra i dessert la Delizia al limone Sorrentina, la Sfera di cioccolato con salsa frutti rossi e Savarin al limoncello con crema pasticcera e frutta.  Ricca e variegata la carta dei vini con etichette dal nord a sud d’Italia nelle sfumature di bianchi rossi, rosé e bollicine, una sezione particolare quella dedicata agli champagne.
Interessante la drink list con la Mixology proposta da Alessio Mercuri, bartender con alle spalle esperienza internazionale, che unisce ai cocktail tradizionali accostamenti in linea con la cucina dello chef. Tre i drink tradizionali della lista con qualche variazione sul tema come lo Skyscraper un cocktail a base di The Botanist Gin con Chartreuse Jaune, Maraschino, succo di limone, oleo saccarum e drop Chambord; o lo Shaked Ginger, a base di vodka con aggiunta dell’ Amaro 33 di Conegliano, Cointreau,  succo di limone, dry Orange e zenzero fresco. Infine il Cinnamon old Fashioned, drink affumicato con cannella e chicchi di caffè a base di Buffalo Trace Bourbon, zucchero di canna, Angostura bitter e olio essenziale all’arancia.

By Barbie blogger at marzo 28, 2024 Nessun commento:
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Labels: Enogastronomia, Enogastronomia - eventi
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domenica 3 dicembre 2023

Incavotto: il panettone della grotta

Claudio Maucieri - Incavotto

Natale è arrivato e le nostre tavole si imbandiscono di leccornie e dolci della tradizione. Tra questi non può mancare il re dei dolci natalizi: il panettone. Nelle sue molteplici varianti, il panettone assume vesti diverse. Tra i tanti panettoni proposti, ce n’è uno speciale, lievitato in grotta. 
Incavotto è il nome particolare di un lievitato nato dalle mani dallo chef pizzaiolo e ristoratore siciliano Claudio Maucieri. Titolare del suggestivo ristorante Incavo’, situato nella fiabesca grotta Ispica del Parco Forza nel ragusano, il maestro Maucieri, pizzaiolo noto e pluridecorato, propone il suo panettone come dessert tutto l’anno.

Interno del ristorante Incavo'

In occasione del Natale Incavotto “si veste a festa” e presenta l’interno morbido, soffice e senza canditi con scaglie di cioccolato fondente. L’esterno dorato e croccante e l’interno dal cuore umido, effetto della lievitazione in grotta. Un gusto particolare in cui sono presenti i gusti di Sicilia, ancora meglio se gustato in grotta. Incavotto soddisfa i palati più  esigenti dagli intenditori ai semplici golosi. Un lievitato da provare, acquistabile contattando direttamente il ristorante.

By Barbie blogger at dicembre 03, 2023 Nessun commento:
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Labels: Enogastronomia
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martedì 21 febbraio 2023

I Migliori Vini Italiani - XXII edizione - C'è fermento



Si è conclusa domenica 19 febbraio a Roma, nella suggestiva cornice del Salone delle Fontane all'Eur,  i  tre giorni dell'evento I Migliori Vini Italiani organizzato da Luca Maroni e da sua sorella Francesca Romana CEO della Sens Eventi. La serata inaugurale, riservata alla stampa, si è svolta giovedì 16 febbraio in cui hanno partecipato personaggi politici e giornalisti. Tra i volti noti, l'intervento del vice presidente del Senato Gian Marco Centinaio, del giornalista, scrittore e produttore di vino Bruno Vespa. Durante la serata inaugurale sono state premiate le cantine che si sono distinte nella produzione di rossi, bianchi, rosati, bollicine con punteggio decrescente da 99 a 97. 

Nelle giornate del 17, 18 e 19 febbraio la manifestazione ha visto ha visto la presenza di oltre 4000 persone con 120 aziende vinicole partecipanti provenienti da tutta Italia e presenti con i loro banchi d'assaggio. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, i wine lovers e gli operatori del settore. Parte integrante della manifestazione sono stati i talk e gli show cooking condotti da chef esperti come Fabio Campoli. 

 

Lo chef Fabio Campoli

Tra gli eventi enogastronomici da annoverare "A Cena con I Migliori Vini Italiani" con i piatti preparati da Simone Loi accompagnati con i otto vini presentati da Luca Maroni.

Tema dominante della XXII edizione dell'evento è stato "Il Fermento in tutte le sue forme". attraverso laboratori, degustazioni di prodotti laziali e di Saké condotte dal sommelier Luca Rendina che nei suoi incontri ha guidato il pubblico alla degustazione ed alla conoscenza della bevanda alcolica giapponese.

 

Il Sommelier di Sakè Luca Rendina 

Uno spunto di riflessione della XXIII edizione dell'evento  è stato dato dalla recente normativa Europea che consente all'Irlanda di porre un'etichetta sulla "pericolosità" degli effetti di vino, birra e liquori. "Comunicare il vino e il suo mondo è fondamentale e in questo momento storico è una necessità impellente, perché l’intero settore è sotto attacco. L’attenzione massima del nostro tempo sul benessere dell’individuo deve tenere conto che il vino è un prodotto che rientra nella dieta mediterranea ed è ricco di antiossidanti, importantissimi per contrastare l’invecchiamento cellulare: fa parte della nostra tradizione europea e italiana ed è quanto di meglio il genio italico abbia concepito da Leonardo da Vinci in poi." Sono state le parole affermate da Luca Maroni nella sua riflessione, sottolineate dall'intervento di Francesca Romana Maroni:"Invece di stigmatizzare il vino dobbiamo comunicarne i benefici, e su questo c’è ampia letteratura che non viene mai citata. Per cui sono fondamentali manifestazioni che continuino a promuovere e raccontare il comparto enologico, con un’attenzione particolare alle realtà di nicchia, espressione di cultura e territori del Belpaese".

Luca e Francesca Romana Maroni


La manifestazione si è quindi conclusa col messaggio :"Il nostro vino è sotto attacco, difendetelo", un invito a tutti noi a tutelare, proteggere e valorizzare il nostro prodotto nazionale.

By Barbie blogger at febbraio 21, 2023 Nessun commento:
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venerdì 3 febbraio 2023

Cappuccino e cornetto storia e tradizione

 

Colazione all'italiana

Cappuccino e cornetto sono un "must" della colazione italiana, farne a meno è quasi impossibile eccezione per quelli tra noi che sono eternamente a dieta. Due alimenti indissolubili, potremmo dire inseparabili quanto un binomio per quanto abbiano conosciuto entrambi notevoli cambiamenti, specchio di una società in evoluzione. Seduti al bar mentre sfogliamo il nostro quotidiano ancora fresco di stampa, abbiamo solo l'imbarazzo della scelta per la  colazione. Dai vassoi strabordanti di profumati lieviti caldi si presenta ai nostri occhi il variegato mondo del cornetto con le sue infinite varianti e sfumature di sapori a seconda di gusti ed esigenze. Cornetto semplice o alla crema? Con la marmellata chiara, scura, col pistacchio o con la nutella? Integrale semplice, al miele o ai frutti di bosco, vegano o senza glutine, insomma ce n'è per tutti i gusti ed esigenze. Variegato quanto il cornetto è il Cappuccino. Classico, senza lattosio, al latte di soia o di riso per i più esigenti, al ginseng o decaffeinato, in tazza o al vetro. Insomma una scelta complessa che ben riflette il nostro poliedrico e italico spirito.
A tanta complessità corrisponde una riflessione. Da dove deriva il lievito che rende gioioso il risveglio di molti italiani? E l'immancabile cappuccino che tanto allieta il mattino? 
Sebbene la nostra colazione non sia il top dal punto di vista dietologico e alimentare, fa parte di un sistema storico culturale che ha radici antiche, per capirle occorre andare a ritroso nei secoli, precisamente alla fine del XVII secolo nel cuore dell'Europa cristiana in un momento difficile e drammatico. 

La storia del cornetto

Vienna settembre del 1683. La città è assediata dei Turchi che hanno stabilito il loro accampamento fuori dalle mura. Un numeroso esercito di circa 100000 uomini al comando del gran visir Merzifonlu Kara Mustapha Pasha. Da giorni le truppe turche tentano di entrare a Vienna senza esito. Nonostante i ripetuti attacchi i soldati del gran visir sono respinti. La città è allo stremo ma resiste. Decisi a conquistare Vienna, che avrebbe aperto ai Turchi la conquista dell'Europa, le truppe nemiche cambiano strategia e provano ad entrare in città di notte scavando tunnel per minare le mura urbane. Nel loro piano i Turchi non avevano tenuto presente un aspetto particolare: i fornai. Chi lavora di notte se non i fornai? Sono proprio loro, insospettiti dai rumori, a dare l'allarme. Il tentativo turco e così respinto e l'esercito del Gran Visir è costretto di nuovo ad arretrare. Il 12 settembre l'esercito cristiano, guidato dal principe polacco Jan III Sobieski, sconfigge i Turchi a Kahlenberg grazie alla cavalleria degli Ussari alati di Polonia  che attaccano l'esercito del Gran Visir alle spalle cogliendolo di sorpresa. 

Giovanni III Sobieski - La battaglia di Vienna

L'esercito turco in rotta fugge abbandonando nell'accampamento cibi e vettovaglie. Per festeggiare la vittoria, Sobieski concede solo ai fornai austriaci di preparare un dolce a forma di mezzaluna: il Kipferl, l'antenato del nostro cornetto.

La tipica forma a mezzaluna del cornetto

E il cappuccino? 

Tra i tanti oggetti lasciati dai Turchi, i vincitori trovano sacchi pieni di profumati grani neri. Inizialmente creduti come cibo per cammelli, i preziosi grani sono donati al giovane polacco Georg Michaelowitz che si era contraddistinto per il coraggio. Parlando con i prigionieri il giovanotto capisce la funzione di quei grani, fiuta l'affare e apre così la prima caffetteria viennese. Come si arriva al cappuccino? La nostra amata bevanda, a base di caffè con aggiunta di latte, ha una storia particolare o meglio una leggenda che ne descriverebbe anche l'attribuzione del nome. Si racconta che al frate cappuccino Marco d'Aviano, confessore dell'imperatore Leopoldo I d'Asburgo, inviato a Vienna da papa Innocenzo XI fu offerta una tazza di caffè. La nuova bevanda non era come la conosciamo oggi, si beveva "alla turca" i grani venivano ridotti in polvere e sciolti in acqua calda. Il sapore non era molto gradevole quanto l'aroma che sprigionavano i grani macerati. 

Beato Marco d'Aviano

Il religioso, trovando la bevanda troppo amara, chiese del latte per renderla più dolce. Un cameriere, vedendo la scena esclamò in tedesco: "Kapuziner!". Da quel momento nacque il cappuccino con riferimento all'abito e all'ordine del religioso. Il frate, noto per essere l'ideatore del cappuccino, è stato beatificato nel 2003 da Giovanni Paolo II. 

Cornetto e croissant

Dopo aver raccontato la storia dei nostri due deliziosi alimenti, non ci resta che chiarire se il cornetto rientra nella nostra tradizione culinaria e patriottica o in quella d'oltralpe come rivendicano i francesi. Il nostro simpatico lievito a mezzaluna arriva nelle pasticcerie venete dopo il 1683, in seguito ai rapporti tra gli Asburgo d'Austria e la Repubblica della Serenissima. In Italia i primi cornetti nascono ad opera dei maestri pasticceri veneti che prendono ispirazione dallo Kipferl austriaco.

Diverso è il discorso del Croissant. Lo Kipferl arriva in Francia nel 1770 in occasione del matrimonio tra Luigi XVI e Maria Antonietta d'Asburgo. I maestri pasticceri francesi apportano qualche modifica all'originale lievito austriaco rendendolo croccante. Il termine Croissant deriva dalla luna crescente, la forma a mezzaluna del nostro cornetto. 

La differenza tra croissant e cornetto è molto sottile e ancora oggi si tende a fare confusione tra i due lieviti. La differenza è tutta nell'impasto. Farina, acqua, poco zucchero e poco burro lievito ed una spennellata di tuorlo d'uovo per  rendere dorata la crosta del croissant. L'interno del lievito si presenta con un buon rapporto di pieno/vuoto. 

Croissant francese

Il cornetto italiano, oltre ad avere farina, acqua e lievito, è ricco di burro, zucchero e uova, è meno croccante e più morbido rispetto al cugino d'oltralpe. Un lievito ricco di sapore che col passare dei secoli acquisisce sempre nuovi gusti e aromi. In questi ultimi anni anche al pistacchio anche salato ma questa è un'altra storia.


Cornetto italiano



By Barbie blogger at febbraio 03, 2023 Nessun commento:
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Labels: Enogastronomia, storia, tradizione
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sabato 5 novembre 2022

I migliori Vini del Lazio torna a Frascati

Locandina dell'evento

Mancano poco più di due settimane ad uno degli eventi più attesi nel settore dell’enogastronomia laziale: I migliori vini Italiani #Frascati 2022. Dopo cinque anni di attesa torna finalmente in scena l'evento ideato dal celebre analista sensoriale di fama internazionale Luca Maroni  e dalla sorella Francesca Romana, Ceo di Sens Eventi. La manifestazione è  promossa dal Consorzio di Tutela della Denominazione Vini Frascati e dal Comune del piccolo Borgo dei Castelli Romani. 
Luca Maroni e Francesca Romana

Nelle giornate del 19 e 20 Novembre, il piccolo e ridente borgo dei Castelli avrà l'onore di ospitare questa l'importante rassegna di enogastronomia Due giorni all'insegna del gusto della tradizione per assaporare, scoprire e valorizzare l'importanza enologica e culinaria del variegato territorio laziale. Vino e cibo saranno quindi  protagonisti nella gradevole seicentesca cornice delle Scuderie Aldobrandini, recentemente restaurate su progetto di Massimiliano Fuksas. Show cooking, laboratori di cucina per adulti e bambini, banchi d'assaggio di vini  e degustazioni condotte da Luca Maroni si alternano per guidare i partecipanti alla scoperta di gusti e sapori del territorio. 

Il programma dell'evento

L'evento ha inizio sabato 19 novembre con ingresso dalle ore 14.00. Il momento ufficiale dell'apertura è alle ore 15.00 col laboratorio "Le crostate di Oreste, antico fornaio" condotto da Oreste Molinari che svela i segreti della frolla. Il pomeriggio prosegue con un fitto calendario di incontri da Fabio Campoli con "Il mio autunno di Vino a Frascati" che unisce i vini ai cibi autunnali del territorio, ai laboratori proposti dal GAL, Gruppo Azione Locale, che hanno come protagonisti i prodotti dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini. Da non perdere la degustazione dell'olio extra vergine d'oliva "Oleum ex albis ulivis" guidata da Stefano Asaro, referente per Slow Food Lazio di Slow Olive e responsabile regionale del Presìdio dell'Olio extravergine di oliva.  Il top della giornata è alle ore 19.00 presso l'Auditorium con la Celebrazioni delle eccellenze dei migliori vini del Lazio, un momento di festa a cui segue un approfondimento di Luca Maroni.
Domenica 20 Novembre  l'apertura dell'evento  è fissata alle 16.00. Alle 16.30 è previsto l'intervento di Tullio Galassini enologo e presidente del Consorzio Roma doc e di Paolo Peira enologo, biologo e docente Onav. A seguire la masterclass "Il vino in cucina non esiste!" di Fabio Campoli che prende in esame gli aspetti tecnici del vino in cucina, i suoi effetti sul cibo ed i metodi di cottura partendo dalle ricette più significative in tale ambito. L'evento più atteso e la degustazione guidata da Luca Maroni dedicata ai vini del Consorzio di tutela della denominazione di vini Frascati. 

Per restare aggiornati su tutti gli appuntamenti previsti basta accedere al sito www.imiglioriviniitaliani.com/frascati

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giovedì 13 ottobre 2022

Al via il I Festival del Tartufo a Roma

Sua maestà il Tartufo sbarca nella Capitale.

Il Tartufo Nero
Si è svolta a Roma, nei giorni 8 e 9 Ottobre presso il Parco degli acquedotti, il I Festival del Tartufo. L’evento, organizzato dall’Associazione Nazionale Tartufai Italiani  che ha visto la partecipazione di "cavatori" e di allevatori di cani da tartufo, il cui protagonista è il celebre e simpatico Lagotto romagnolo.
Il Lagotto romagnolo

Un'area della manifestazione è stata destinata all'addestramento dei cani sotto la guida attenta di noti ed esperti addestratori. La cerimonia d'inaugurazione si è svolta la mattina dell'8 Ottobre alla presenza del Presidente Riccardo Germani, dei membri dell'Associazione Nazionale Tartufai Italiani, provenienti da diverse regioni. dai consiglieri comunali dalle Marche e del VII Municipio di Roma. Per l’occasione l'Associazione Nazionale Tartufai Italiani ha donato al parco degli acquedotti della città di Roma 60 alberi micotizzati piantati in un campo accessibile a persone con disabilità motorie.
Albero micotizzato appena piantato 


Si tratta della prima e futura tartufaia di Roma Numerosi gli stand per gli acquisti, mentre è stato possibile degustare piatti a base di tartufo bianco e nero preparati da noti chef in diverse pietanze. Tra le curiosità le esposizioni di strumenti utilizzati per la cavatura di questo magnifico e costoso fungo ipogeo. 
Attrezzi per la raccolta del Tartufo


Una vanga realizzata a mano da un artigiano è stata donata a Papa Francesco che, dopo averla firmata, ha deciso di metterla all'asta ed il cui ricavato andrà alla Caritas. 
Papa Francesco firma la vanga donata

Il momento cruciale del Festival, in entrambe i giorni, è stata la finale della Ricerca del tartufo sul ring, sabato 8 Ottobre ha avuto luogo la fase preliminare, aperta a tutti gli interessati, mentre domenica 9 Ottobre si è svolta la Finale Nazionale di Ricerca del Tartufo che ha decretato il titolo di miglior Cercatore Italiano.


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Labels: Enogastronomia
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martedì 27 settembre 2022

Arriva il Tiramisù day a Treviso

Mancano solo pochi giorni all'evento più atteso che ha come protagonista il dolce italiano più conosciuto al mondo: il Tiramisù.

Il prossimo 2 Ottobre si svolgerà a Treviso, patria natale del celebre dolce, la V edizione del Tiramisù day. Per l'intera giornata, dalle 09.30 alle 19.00, sono previsti eventi con importanti novità rispetto alle edizioni passate. Nelle principali piazze cittadine sono previsti incontri dedicati a: cultura, storia, enogastronomia, educazione al gusto, valorizzazione del territorio e solidarietà. Il Salone del Palazzo dei Trecento, aperto al pubblico per l’occasione, sarà il fulcro della manifestazione con varie attività previste. 

La giornata è presentata da Anna Maria Pellegrino, Accademica della cucina italiana ed autrice del programma televisivo Geo, Rai3. Tiziano Taffarello, fondatore dell’Accademia del Tiramisù di Treviso, sarà il moderatore del dibattito culturale che si terrà presso il salone del Palazzo dei Trecento. 

Tiziano Taffarello ed i maestri pasticceri 

Al via la gara del miglior Tiramisù di Treviso aperta a tutti a cui seguirà la premiazione del vincitore "Tiramisù Challenge 2022" . Per i più piccoli sono previsti laboratori di pasticceria organizzati da Lady Chef.

Il gusto incontra il territorio, per l'occasione fino al tramonto banchi con degustazioni di Tiramisù e prosecco. Saranno disponibili circa 10.000 porzioni di Tiramisù di Treviso preparate dalla ditta Dolcefreddo Moralberti, 5.000 assaggi del Prosecco della Cantina Val D’Oca. Il ricavato, al netto delle spese, sarà devoluto alla Fondazione Telethon e ad altre Associazioni presenti attivamente sul territorio.

Brindisi inaugurale del Tiramisù day

L'evento è reso possibile grazie ad aziende sponsor, volontari e associazioni come: Assocuochi Treviso, CoordinamentoFondazione Telethon Treviso, Amministrazione Comunale Treviso, Accademia delTiramisù, Rotaract Treviso, Leo Club Treviso, Scuola Dieffe Valdobbiadene.

Si dice che il Tiramisù è donna, per questo la vera e propria novità 2022 è rappresentata dalle sfilata storica delle Miss. Una vera e propria rievocazione  con modelle vestite con abiti d'epoca: la “storia rosa” del Tiramisù di Treviso. Per la prima volta seguirà il primo concorso di bellezza Miss Tiramisù di Treviso 2022.

 

 

 

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lunedì 5 settembre 2022

Vendemmia all'Orto Botanico di Roma


Conto alla rovescia per l'attesa vendemmiata della capitale che si svolgerà dal 23 al 25 settembre, nella splendida cornice dell'Orto botanico di Roma. Per il secondo anno consecutivo, l'evento, organizzato da Francesca Romana Maroni con la CEO di Sens Event,i con e Luca Maroni autore dell' Annuario dei migliori vini italiani,  propone un variegato calendario di attività e laboratori per adulti e bambini. Nel celebre orto romano sono infatti piantati ben 155 vigneti autoctoni provenienti da ogni regione d'Italia.


Francesca Romana e Luca Maroni

Come si svolge il programma?

La manifestazione ha inizio venerdì 23 Settembre alle ore 15.00 con il taglio del nastro di "Vendemmia Romana"  cui segue la conferenza stampa con la presenza degli organizzatori Francesca Romana e Luca Maroni, Fabio Attorre direttore del Museo Orto Botanico di Roma, Eugenio Sartori dei Vivai Cooperativi Rauscedo, Rita Biasi dell'Università della Tuscia, Tobias della Ranzi KG sas fornitrice dei sistemi di protezione del Vigneto, Leonello Anello ed infine il celebre agronomo Vinicio Mita che cura il Vigneto con amore e passione. Al termine seguirà un brindisi inaugurale a bordo vigna.

Il Vigneto dell'Orto Botanico

Sabato 24 Settembre il calendario è ricco di eventi per adulti e bambini. Dai laboratori creativi, tenuto da esperti che illustrano ai più piccoli il ciclo della vite e dell'uva, alle visite guidate tra piante secolari, laghetti e fontane. Il tutto è accompagnato da performance folcloristiche con stornelli romani e corner di delizie gastronomiche che si snodano nei graziosi viottoli del giardino. Domenica 25 Settembre si tocca il culmine dell'evento con la vendemmia che ha inizio alle ore 12.00. Per chi lo desidera si potrà partecipare alla raccolta delle uve bianche e rosse che saranno riposte in ceste per poi essere inviate all'Azienda Vinicola Federici di Zagarolo per la vinificazione ed il successivo imbottigliamento.

I futuri vini prodotti dalla vendemmia dell'Orto Botanico rappresentano un blend di 155 vitigni autoctoni che raccolgono profumi, gusto e sapori della nostra Italia grazie al progetto ideato e voluto da Luca Maroni e Francesca Romana Maroni.


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By Barbie blogger at settembre 05, 2022 Nessun commento:
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Labels: Enogastronomia, Enologia.
Location: Roma RM, Italia
Barbie blogger
Laureata in Lettere, guida turistica di Roma, blogger freelance.
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